Gruppo CAP e il processo di decarbonizzazione del servizio idrico
10 nuovi impianti fotovoltaici presso le vasche volano di CAP
Gruppo CAP e A2A insieme per decarbonizzare il servizio idrico

È prevista la realizzazione di impianti fotovoltaici per la produzione di 7 GWh di energia elettrica annui per 25 anni. Il 14% della produzione energetica servirà per l’autosostentamento di CAP e la parte restante verrà immessa in rete.
Un investimento da parte di A2A di circa 11 milioni di euro con una concessione ventennale.

 

Gruppo CAP e A2A insieme per decarbonizzare il servizio idrico: 10 nuovi impianti fotovoltaici presso le vasche volano di CAP

CAP Evolution, la società di Gruppo CAP che opera nei settori del Waste, Wastewater ed Energy, e A2A, tramite la controllata A2A Calore e Servizi, uniscono le forze per decarbonizzare il servizio idrico e perseguire l'obiettivo di neutralità energetica.

Il nuovo accordo prevede, infatti, la realizzazione di 10 nuovi impianti fotovoltaici presso gli impianti di Gruppo CAP, con un investimento pari a 10,9 milioni di euro. La concessione avrà una durata di 20 anni, al termine dei quali gli impianti saranno gestiti interamente da CAP Evolution.

La produzione di energia fotovoltaica sarà di oltre 7 GWh annui, di cui il 14% verrà utilizzato da Gruppo CAP in ottica di autosostentamento energetico, come indicato dalla proposta di Direttiva Europea sul trattamento delle acque reflue urbane, che prevede, al 2030, una produzione energetica da fonte rinnovabile pari al 20% dell’energia consumata.
Il restante 86% dell’energia prodotta, invece, verrà ceduto in rete e condiviso sia con utenze CAP sia con quelle dei Comuni soci attraverso lo strumento dell’autoconsumo a distanza e delle Comunità Energetiche.

Questa operazione risponde a molti degli obiettivi che CAP Evolution si pone in ottica di economia circolare. Spiega Nicola Tufo, Presidente di CAP Evolution. Innanzitutto, la neutralità energetica e la produzione da fonti rinnovabili. Infatti, grazie a questi impianti, CAP Evolution produrrà annualmente una quantità di energia elettrica pari a circa il 6% del fabbisogno energetico complessivo degli impianti di depurazione e, in secondo luogo, avverrà una riduzione delle emissioni di circa 2.100 tonnellate all’anno di CO2, derivanti dalla mancata richiesta di energia alla rete. Inoltre, l’iniziativa risponde alle esigenze di mitigazione dei rischi derivanti dalla oscillazione dei prezzi di mercato”.